“Il Pd è impegnato a salvare il sistema di tracciabilità dei rifiuti, che nella manovra il governo ha cancellato. In un Paese come il nostro, aggredito dalle ecomafie che proprio su questo settore basano molta parte del loro business, sarebbe folle rinunciare a mettere sotto controllo i traffici di rifiuti attraverso le tecnologie informatiche più moderne. Per questo abbiamo presentato come gruppo un emendamento che cancella l’abrogazione del Sistri voluta in particolare dal ministro Calderoli”. E’ quanto dichiarano i senatori democratici Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che aggiungono: “La nostra proposta parte dalla constatazione che se il Sistri, istituito nel 2009, fino ad oggi non è entrato in funzione, ciò dipende dagli innumerevoli errori compiuti dal governo nell’implementarlo. Innanzitutto, come d’altronde aveva vanamente promesso il ministro Prestigiacomo nel settembre 2010, va tolto il segreto di stato che avvolge il funzionamento del sistema in un inspiegabile mistero: per questo noi prevediamo l’obbligo per il governo di riferire periodicamente al Parlamento sull’avvio del Sistri. Poi bisogna utilizzare al meglio i prossimi mesi, fino alla inderogabile entrata in vigore del sistema che noi fissiamo a inizio 2012, per realizzare una fase di sperimentazione insieme agli operatori e alle aziende di software finalizzata a semplificare le procedure e ad eliminare le storture, dovute all’inefficienza mostrata finora dalla società che gestisce il Sistri, che fino adesso hanno impedito la partenza effettiva del sistema. Infine, occorre introdurre differenziazioni di procedure che soprattutto semplifichino gli adempimenti
per le aziende che trattano rifiuti non pericolosi”.