Oggi nel nostro Paese chi ruba una mela commette un delitto e può essere arrestato in flagranza di reato, chi seppellisce rifiuti in una cava usata come discarica clandestina rischia una contravvenzione. Ma il Governo rifiuta di inserire nel codice penale i delitti contro l’ambiente, e con ciò disattende del tutto un preciso obbligo europeo: così le ecomafie continueranno a imperversare in Italia”. E’ quanto hanno affermato i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante nel corso di una conferenza stampa di Legambiente ospitata in Senato cui hanno partecipato, tra gli altri, il Procuratore generale Antimafia Piero Grasso.
“La direttiva europea – hanno dichiarato i senatori ecodem – è nata con un occhio di speciale attenzione proprio all’Italia, dove dai rifiuti al cemento, dal commercio di animali protetti ai grandi appalti, l’ambiente è uno dei principali campi di attività della criminalità organizzata. E’ dunque paradossale che nel decreto di recepimento delle norme europee predisposto dal Governo non contempli l’introduzione nella nostra legislazione dei delitti contro l’ambiente. E’ paradossale ed è la conferma che questo esecutivo e questa maggioranza considerano la legalità un optional o peggio un fastidio”.