A seguito del sequestro preventivo dell’intero poligono di Quirra disposto dalla procura di Lanusei, con il divieto di qualunque attività agropastorale nei 12mila ettari della base, è assolutamente necessario e urgente un sostegno economico del Governo perché a pagare il prezzo dell’inchiesta coraggiosa e doverosa non siano gli agricoltori e gli allevatori della zona”.
Lo dichiarano i senatori del Pd Gian Piero Scanu e Francesco Ferrante, membri della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito.
“Il ministro La Russa ha affermato che al momento non esiste nessun nesso di causalità tra l’utilizzo dell’uranio impoverito e i decessi: bene, prendiamo atto di questa posizione e attendiamo l’esito delle indagini che facciano luce su una vicenda resa ancora più inquietante dopo la diffusione dei dati che hanno denunciato la morte per tumore del 65 per cento degli allevatori dell’area.
Nel frattempo però – concludono i parlamentari del Pd – il ministero della Difesa deve farsi carico delle ricadute economiche e occupazionali dell’inchiesta, non lasciando i sindaci della zona soli a fronteggiare l’emergenza e abbandonando gli allevatori e agricoltori che dal 1956 hanno convissuto con le forze militari sui terreni di Salto di Quirra”.