Il caudillo Berlusconi oggi ha rivendicato di fronte a Sarkozy lo scippo di
democrazia che ha compiuto ai danni dei cittadini italiani, assumendosi il
merito di aver voluto una legge truffa che avesse lo scopo preciso di aggirare
l’ostacolo del referendum sul nucleare.
Un’altra pessima giornata per la democrazia del nostro Paese, ma Berlusconi
non si illuda, perchè il nucleare nel nostro Paese comunque sia non tornerà
mai: la schiacciante maggioranza dei cittadini da tempo, ben prima della
tragedia giapponese, è contraria alle centrali atomiche sul territorio italiano.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Uno spudorato Berlusconi -continuano i senatori – ha confermato quanto
avevamo denunciato giorni fa, ovvero che l’emendamento abrogativo del Governo
fosse in realtà solo una manovra diversiva che consentisse di negare ai
cittadini la possibilità di esprimersi tramite lo strumento referendario.
Berlusconi, forse per non dover ammettere il fallimento della politica
energetica del governo di fronte a Sarkozy e all’industria nucleare francese,
rimanda la questione di uno o due anni, nella speranza di un’opinione pubblica
più favorevole, dimenticandosi però del fatto che gli italiani, mesi prima di
Fukushima, erano già per più dei due terzi contrari al ritorno dell’atomo in
Italia.
Per l’Italia, che non deve scontare il debito nucleare, l’opzione zero
costituisce un enorme vantaggio competitivo, che va sfruttato utilizzando a
pieno le risorse costituite dalle energie rinnovabili e dell’efficienza
energetica”- concludono i parlamentari del Pd.