“Sarebbe gravissimo, al limite dell’eversione, se il Governo e la sua
maggioranza tentassero di aggirare anche i referendum sull’acqua
pubblica varando una leggina che sospende le norme oggetto dei quesiti
salvando per il futuro la privatizzazione obbligatoria dei servizi
idrici”. E’ quanto dichiarano i senatori democratici Roberto Della Seta
e Francesco Ferrante. “Il punto – aggiungono i due parlamentari ecodem –
non è nemmeno di merito, ma di elementare metodo democratico. Sono in
programma referendum per decidere se l’Italia debba avventurrarsi sulla
via del nucleare e se la gestione dei servizi idrici debba essere
obbligatoriamente affidata a privati o possa rimanere in mani pubbliche.
Se il governo per impedirne lo svolgimento sospende le norme da esso
fatte approvare che portano a questo effetto, con l’intenzione
addirittura dichiarata di rendere possibile domani ciò che oggi verrebbe
vietato dal voto, siamo di fronte a una specie di guerra preventiva alla
sovranità popolare”.