I parlamentari Pd presentano un’interrogazione a Maroni
“Vista la tempistica quantomeno singolare con cui il Comune di Roma ha annunciato di aver affidato per il riutilizzo sociale o istituzionale, secondo quanto previsto dalle legge 109/96, 9 beni confiscati alla criminalità , abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, così da rendere pubbliche le finalità del progetto”.
Lo dicono i senatori del Pd Ferrante, Della Seta, Di Giovan Paolo, Ranucci.
“Il 17 ottobre 2011 – spiegano i senatori del Pd – ha suscitato scalpore un articolo del Corriere della Sera che rivelava come, da diversi anni, il Comune di Roma fosse in possesso di 56 beni confiscati alla criminalità , di cui 23 riconducibili al cassiere della banda della Magliana, Enrico Nicoletti. Nell’articolo si raccontava anche come, alla data del 6 ottobre, nessuno sapesse alcunché circa la possibilità che due appartamenti sequestrati a Nicoletti, da anni inutilizzati, fossero stati destinati al riutilizzo sociale. Con sospetto tempismo, poche ore dopo la pubblicazione dell’inchiesta, il Comune di Roma dichiarava di aver assegnato 9 immobili: uno alla Fondazione Alessandra Bisceglia Wale Onlus, uno all’associazione Carabinieri in servizio “Podgora”(riconducibile all’ex delegato di Alemanno ai rapporti con le forze dell’ordine Giuseppe La Fortuna ), 4 alla Fondazione Roma Solidale-Onlus (che ha come soci lo stesso Comune di Roma e il gruppo Bnl- Bnp Paribas), uno all’Anffas, e due dovranno essere utilizzati per attività culturali. Così, recitava la nota del Campidoglio, allo stato attuale tutti i 56 beni confiscati alla mafia e assegnati a Roma Capitale sono stati assegnati. In nome della trasparenza, che è fondamentale per la corretta attuazione della legge 109, chiediamo – concludono i senatori del Pd – che tutto il processo di assegnazione dei beni confiscati e affidati al comune di Roma venga reso pubblico, anche in considerazione del monitoraggio dello scorso febbraio effettuato dall’associazione Libera, che parlava di 135 immobili sottratti ai clan”.