Emendamento Governo su piccoli comuni è inaccettabile

“Un emendamento irricevibile, che cancella la democrazia in 2000 comuni italiani e invece di portare semplificazione aggiunge, con l’Unione municipale, un ulteriore livello amministrativo e dunque, inevitabilmente, nuove spese”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante a proposito dell’emendamento del governo che riscrive l’articolo 16 della manovra.
“Il nuovo testo – affermano i due senatori ecodem- da una parte si limita a ribadire l’obbligo per i piccoli comuni di esercitare in forma associata le principali funzioni amministrative, già  previsto una norma vigente, d’altra parte i consigli comunali dei piccoli comuni non solo vengono decimati, ma soprattutto sono privati di qualunque ruolo sostanziale. Invece spunta fuori un ennesimo livello amministrativo, l’Unione municipale, i cui organi addirittura si prevede possano essere eletti direttamente. Così si giungerebbe al risultato paradossale che un cittadino residente in un piccolo comune avrebbe d’ora in avanti a che fare non più con 3 enti territoriali, Comune, Provincia e Regione, ma con 4. Tutto questo risponde a una logica incomprensibile che mortificherebbe l’identità  di un quarto dei comuni italiani e alla fine si risolverebbe addirittura in un aggravio di costi per la pubblica amministrazione”.