Porto Tolle: centrale scarica su generazioni future costi pesantissimi

“Il governatore Zaia e la maggioranza di centrodestra del Consiglio
regionale del Veneto hanno inferto oggi un colpo durissimo al territorio
che dovrebbero tutelare e proteggere. La modifica dell’articolo 30 del
regolamento sul Parco del Delta del Po, che prevede l’inserimento del
carbone tra i combustibili ammessi nell’area e apre alla conversione a
carbone della centrale Enel di Porto Tolle, è una scelta miope  che si
uniforma alla volontà  di Enel, scaricando sulle generazioni future costi
pesantissimi in termini economici e di inquinamento.” Lo dichiarano i
senatori ecodem Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.
“E’ inaccettabile – aggiungono i senatori del PD –  che per giustificare
questa decisione scellerata ci si nasconda dietro il sacrosanto appello dei
lavoratori, perché compito delle istituzioni è prendere decisioni
coraggiose e di lungo respiro. Invece sostanzialmente la regione Veneto si
adegua alla vergognosa norma ‘ad centralem’ contenuta nell’ultima
finanziaria,  che tenta di vanificare la sentenza del Consiglio di Stato
che imponeva una nuova procedura di VIA, ponendosi in maniera sconsiderata
contro le norme europee e nazionali sulle autorizzazioni ambientali”.
“Zaia e la sua maggioranza – proseguono i senatori – si sono piegati alla
logica anacronistica che mette in contraddizione ambiente e sviluppo,
perché con il carbone a Porto Tolle si scaricheranno sul territorio e sugli
abitanti 10 milioni di tonnellate di anidride carbonica, che non possono
finora essere abbattuti da un impianto di Ccs (carbon capture and storage):
l’unico impianto sperimentale in Italia, quello di Brindisi, riesce solo a
catturare lo 0,615% dei milioni di tonnellate di anidride carbonica emessa.
Dal 2013 pagheremo ogni tonnellata di co2 emessa e Porto Tolle ci farà 
uscire da ogni parametro; del resto in Inghilterra non si autorizzano nuove
centrali a carbone senza ccs e questa avrebbe dovuto essere anche la scelta
del nostro paese, perché la Germania per sostituire il nucleare farà 
ricorso solo alle rinnovabili senza bruciate un solo chilo di carbone in
più”, concludono i senatori Pd.