“Dopo il ricorso di 1500 operatori italiani del settore fotovoltaico all’Unione europea contro il decreto che ha cancellato il sistema di incentivi sulle rinnovabili e dopo che anche il Senato, nella giornata di oggi, ha approvato mozioni in tal senso, al governo non resta che intervenire immediatamente per riparare al pasticcio che ha fatto e per evitare che un intero settore produttivo di avanguardia vada in crisi a causa del famigerato decreto Romani sulle fonti rinnovabili”. Lo dicono i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.
“Proprio oggi l’Aula del Senato – sottolineano i due senatori del Pd – ha approvato, dopo la Camera dei Deputati, alcune mozioni, tra cui quella del Partito democratico, che impegnano il governo a rivedere con urgenza le sue posizioni e a reintrodurre un sistema di incentivi per le fonti rinnovabili, e in particolare per il fotovoltaico, senza prevedere un tetto annuale di potenza. La priorità è anche salvaguardare gli investimenti già messi in campo dalle aziende. La nostra proposta è di guardare, per una riforma questa volta efficace e lungimirante, a un sistema di incentivi che degradi gradualmente, come quello tedesco, per dare la necessaria sicurezza agli imprenditori. Va sottolineato che questo pasticcio è stato fatto inseguendo dati economici relativi agli incentivi che non sono corretti. Nel 2010 per incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili sono stati spesi 2,7 miliardi di euro e non 10 miliardi come è stato detto: una cifra non alta se si pensa che in questi anni il settore ha garantito occupazione e gettito IVA e IRPEF, oltre che il perseguimento degli obiettivi Ue su Kyoto, e che sulla bolletta gravano ben 3 miliardi di euro di oneri impropri, come il decommissioning nucleare. Si tratta – concludono i due senatori ecodem – di ridare da subito certezza di futuro a un settore davvero importante per il nostro Paese”.
Roma, 24 marzo