Tra 48 ore scatta l’addio ai sacchetti di plastica

E’ iniziato il conto alla rovescia: tra 48 ore gli italiani potranno finalmente dire addio agli shoppers di polietilene, i dannosi e inquinanti sacchetti di plastica fatti col petrolio.
Grazie ad una nostra battaglia iniziata con la finanziaria 2007 del Governo Prodi, sono finalmente al bando, con un anno di ritardo, le buste di plastica che durante lo smaltimento immettono nell’atmosfera 200 mila tonnellate di anidride carbonica.
Durante tutto il tempo che vi sarà  relativo ai tempi di adeguamento al decreto vigileremo perchè questa importante misura non sia nuovamente messa in pericolo dalle pressioni delle lobby dei produttori di plastica.”
Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.

“I cittadini e gli esercenti – spiega Ferrante – avranno il tempo per abituarsi e adeguarsi a questa importante misura, e ovviamente vi sarà  il tempo per esaurire le scorte. La vecchia industria inquinante tuttavia ha continuato in questi giorni la sua battaglia di retroguardia, facendo persino circolare notizie false, parlando di inesistenti quanto inutili decreti attuativi: la legge 296 è stata approvata, non c’è bisogno di nessun decreto attuativo, e a beneficiarne sensibilmente sarà  il nostro ambiente.
Chi si ostina a difendere i sacchetti di plastica vuole continuare a vedere le vergognose immagini di Napoli: i sacchetti diventano rifiuto e vanno ad inquinare l’ ambiente in modo pressoche’ permanente poiche’ occorrono almeno 200 anni per decomporli.”

“L’Italia sarà  il primo Paese europeo a proibire la produzione e la commercializzazione di buste in plastica non biodegradabili: un risultato importante per la salvaguardia dell’ambiente, ottenuto anche grazie a chi ha scommesso sull’innovazione e sulla chimica verde” – conclude Ferrante.

Roma 30 dicembre 2010